La lettera di Primo Levi: “Cara, sono vivo”
R50 / Il 6 giugno 1945, pochi mesi dopo la liberazione di Auschwitz, l’autore di “Se questo è un uomo” scrive all’amica Bianca Guidetti Serra: l’arrivo dei russi, il tatuaggio al braccio “segno di infamia”. Un inedito pubblicato sulla Domenica di Repubblica il 24 gennaio 2010
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